Federica Fragapane: un’artista dei dati che racconta storie umane

Gaza: rappresentare le vittime di un conflitto attraverso i dati

Uno dei suoi lavori più emblematici è il progetto “Gaza”, una visualizzazione dati che rappresenta la media di morti durante il conflitto nella Striscia di Gaza. La rappresentazione esplora il passaggio del tempo attraverso un linguaggio visivo potente e intricato. Ogni tratto e ogni linea raccontano la tragedia umana del conflitto, mostrando non solo i numeri, ma anche l’impatto della durata e dell’intensità degli eventi.

Nel primo pannello, etichettato “1 giorno”, la visualizzazione presenta una struttura ramificata che rappresenta le morti di una singola giornata. Ogni ramo principale indica una persona deceduta, mentre i tratti più sottili simboleggiano i bambini tra le vittime. Questa rappresentazione iniziale è semplice e contenuta, ma trasmette un senso di perdita profonda. Nel secondo pannello, che rappresenta “Più di 100 giorni”, la struttura diventa incredibilmente complessa: un reticolo organico e caotico che richiama una rete vivente. La crescita visiva sottolinea la devastazione su larga scala e il crescente impatto umano del conflitto prolungato.

Un design che racconta il dolore umano

Il lavoro di Fragapane non si limita a visualizzare i numeri; il suo obiettivo è comunicare le emozioni e la portata delle storie dietro i dati. La scelta del colore rosa per lo sfondo e delle tonalità rosse per le linee suggerisce una miscela di vulnerabilità e sofferenza, mentre la forma ramificata richiama simboli naturali, come alberi o vene, per evocare il senso di vita spezzata.

“Gaza” è un esempio straordinario di come la visualizzazione dei dati possa diventare uno strumento di consapevolezza sociale e umana. Fragapane trasforma numeri freddi in narrazioni visive potenti, dando voce a chi non può raccontare la propria storia.

Conclusioni

Federica Fragapane rappresenta un esempio brillante di come il design possa essere utilizzato per esplorare tematiche complesse come il conflitto e la perdita umana. Progetti come “Gaza” dimostrano come la visualizzazione dei dati possa andare oltre il puro aspetto tecnico, diventando il filo conduttore per narrare storie che risuonano profondamente nell’animo umano.